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CARLETTI, Niccolo, et Giuseppe ALOJA

Mappa topografica della città di Napoli e di suoi contorni

Naples, 1775

GIGANTESQUE PLAN MURAL DE NAPLES AU TEMPS DES LUMIÈRES : LA TROISIÈME VILLE LA PLUS PEUPLÉE D’EUROPE APRÈS LONDRES ET PARIS.

PREMIER VRAI PLAN DE LA CAPITALE DES BOURBONS, BIEN SUPÉRIEUR EN PRÉCISION AUX SIMPLES PLANS ANTÉRIEURS A VOLO D’UCCELO

35 feuilles (520 x 720mm) formant une carte murale (2500 x 4500mm)

Large cartouche de dédicace à Charles III d'Espagne, illustré d'un taureau porté par Mercure, dans l'angle supérieur gauche de la carte, arbre généalogique composé d'armoiries dans l'angle supérieur droit, large vue panoramique de la ville de Naples, au centre, avec index des lieux.

Il fallut vingt-cinq ans pour que soit achevé ce monumental plan de Naples. La réalisation d'un tel travail connut plusieurs phases. Elle commença en 1750 sous la direction de Giovanni Carafa, duc de Noja. A sa mort en 1769, Giovanni Pignatelli, Prince de Monteroduni lui succéda. Les graveurs étaient Aloja, Campana et Lamarra. Niccolo Carletti (1723-1796), géographe de formation et professeur de géographie, apporta de nombreuses corrections topographiques au plan et rédigea l'index historique. On a trouvé au Musée de Capodimonte un exemplaire de ce plan avec les corrections autographes de Niccolo Carletti.

“Ma l'opera di maggiore impegno del Carletti fu certo il contributo da lui fornito alla realizzazione della celebre mappa di Napoli dovuta a Giovanni Carafa, duca di Noia. La mappa, non terminata alla morte del Carafa, fu completata da Giovanni Pignatelli, Principe di Monteroduni, con correzioni e aggiunte del Carletti e dell'architetto Gaetano Bronzuoli, e venne pubblicata in trentacinque rami nel 1775 su scala 1 :3.808 (un'altra edizione, del 1777, è in scala minore 1 :20.040).
L'uso della tavoletta pretoriana rese assai precisa l'opera di rilevamento, sì che fu questa la prima vera mappa della città, assai più aderente alla realtà topografica di quanto non fossero le precedenti vedute a volo d'uccello dei secc. XVI e XVII. Il Carletti, indicato come "professor delle Architetture e Matemat.", tenne ad aggiungere all'opera un'ampia didascalia, ossia la "storiografia dell'antico e del moderno della città di Napoli", seguita da un vasto rettangolo contenente la spiegazione del 580 numeri segnati sui principali monumenti e luoghi della città, eretti sino al 1775. Nel Museo di Capodimonte (sezione disegni e stampe) sono stati ritrovati (Alisio, 1971) venti fogli non catalogati della mappa, con le correzioni del Carletti e riportate a penna le scritte esplicative. Poiché le notizie storiche fornite nella didascalia della mappa apparivano al C. troppo sintetiche, egli le pubblicò (a Napoli) l'anno seguente, in forma più estesa in un volume a parte dal titolo Topografiauniversale della città di Napoli.Esso si aggiunse alla copiosa letteratura artistica locale con caratteri di originalità e compiutezza bibliografica.” (https://www.treccani.it/enciclopedia/nicolo-carletti_(Dizionario-Biografico)/)

BIBLIOGRAPHIE : 

Giulio Pane e Vladimiro Valerio, La città di Napoli tra vedutismo e cartografia, piante e vedute dal XV al XIX secolo, 1987